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L’Economia Italiana: le due facce della medaglia (di bronzo)
La campagna elettorale, nonostante ormai si sia deciso, per paura del Movimento 5 Stelle, di rimandare la consultazione elettorale addirittura a metà 2018, è in corso dallo scorso 4 dicembre. Tra promesse non mantenute (leggi Renzi che avrebbe dovuto lasciare la politica) e l’ulteriore oltraggio ad un intero popolo, che dopo aver sonoramente bocciato con lo schiacciante risultato referendario, l’impalcatura politica ed economica del rottamatore bugiardo, si è ritrovato con un governo fotocopia, manovrato dall’esterno dal burattinaio impallinato. Nel contempo l’Italia sta lentamente sprofondando nella generale confusione dove pare si sia persa la bussola in tutti i sensi possibili ed immaginabili. Scuola, sanità, emigrazione, corruzione dilagante, giustizia che chiamarla tale…
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Percepisci la vera dimensione del vuoto quando un Caro Amico ti lascia
Sono da poco rientrato dal funerale del mio caro amico Ing. Gianni Carluccio. Ci conoscevamo da poco più di una decina d'anni. Un incontro casuale, propiziato dalla Prof.ssa Fotinì Kaimaki di Atene, che aveva individuato una mappa, relativa ai messapi, realizzata da Gianni. Lei ne aveva bisogno per il suo libro "Ι Ελλαδα του Σαλεντου" ovvero "la Grecia del Salento" pregandomi di contattare l'autore, per averne l'autorizzazione al relativo utilizzo. Cosa che feci. Gianni m'invitò a casa sua e con grande gentilezza e ospitalità mi dette la mappa. In quella circostanza ebbe inizio la nostra amicizia. Lo coinvolsi nell'Associazione Italoellenica e dopo nella fondazione del Club per l'UNESCO della Grecìa Salentina, che ci…
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Il passaggio dalla lira all’euro al cambio di 1936,27 è stato un successo e non un disastro, ma ai nostri governanti conviene affermare e far credere l’esatto contrario
E’ abbastanza frequente, nell’ambito di discussioni di economia politica, scivolare sull’annoso problema del valore attribuito all’euro all’atto della sua introduzione, ovvero che il valore di 1937,38 lire per un euro fu un disastro per l’economia italiana. Potremmo immediatamente rispondere a coloro che affermano quanto anzidetto, che trattasi di una macroscopica falsità, frutto di scarsa conoscenza delle dinamiche monetarie ed economiche, utili solo per coloro che intendono cavalcare il malcontento popolare, che se giustificato questo, errata è invece la definizione della causa. Attribuire ad Azeglio Ciampi, Ministro del Tesoro, e a Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del tesoro, parliamo del 1996, di aver svenduto la lira, penso che definirla…
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Comunità Speranza – Associazione di Volontariato Carcerario
Comunità Speranza Associazione di volontariato carcerario, è un'associazione apartitica che persegue il fine della solidarietà civile, culturale e sociale. E' caratterizzata da: -assenza di fini di lucro; -democraticità della struttura organizzativa; -gratuità delle cariche. Intende porsi come punto di riferimento di tutte le problematiche connesse al pianeta carcere e al rapporto che intercorre tra mondo "interno" ed "esterno", offrendo un servizio libero e gratuito.
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E’ in atto un premeditato e scientifico genocidio del pensiero democratico e culturale dell’umanità
Da un po’ di settimane l’attenzione finanziaria è ritornata ad accendere i riflettori sulla Grecia. S’impongono nuovi tagli alla spesa pubblica ellenica con specifico riferimento alle pensioni, oltre ad altri titoli di spesa che avranno come risvolto un ulteriore diminuzione dei servizi sociali, oramai tutti drammaticamente azzoppati da una scellerata cura dimagrante. Una cura che se inizialmente in parte necessaria, in virtù di una allegra gestione della finanza pubblica ellenica da parte dei governi che si sono succeduti, soprattutto a cavallo dell’ingresso dell’euro, si è poi trasformata in una vera tagliola sociale. Le fasce più deboli della popolazione stanno da anni pagando un prezzo diventato sempre più insostenibile. Molte aree,…
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Ti cedo un ideale in cambio di una opportunità: ovvero la compravendita di un diritto
Quanto sta succedendo in questi ultimi tempi, in giro per il mondo, evidenzia e fa scaturire un’amara constatazione: il degrado sta dilagando, anche l’etica è stata posta su una bilancia e le si è assegnato un prezzo. Proprio così, oggi il tutto ha un suo prezzo, ovvero un suo valore materialistico. Gli ideali che un tempo caratterizzavano il motore propulsivo di un avanzamento sociale e democratico della società, oggi sopravvivono solo se rappresentano una convenienza economica, se possono essere mercanteggiati, quindi scambiati sul mercato quali mere merci di scambio: ti cedo un ideale in cambio di una opportunità e spesso questa transazione commerciale altro non è che la svendita di…
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Riaffiora lo spettro della Grexit: quando la Germania perde il pelo ma non il vizio
Ad esaminare alcuni eventi, soprattutto nel modo come questi si sono presentati sul mercato della finanza, per poi rincorrersi, si ha il sospetto che alcuni burattinai in giro per il mondo continuino a giocare sulla pelle e il futuro di intere popolazioni. Ciò che sta accendo, e soprattutto quello che è già accaduto, pare non abbia ancora insegnato nulla alla classe politica, non solo italiana, che a quanto pare è in buona compagnia con altri stati, pertanto si ha il sospetto che il quadro economico, politico e sociale in cui versa il mondo d’oggi, altro non è che un sistematico progetto strategico che è frutto solo di eccentrici egoismi che…
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Ci risiamo, la solita irresponsabilità politica
E’ da tempo sotto gli occhi di tutti il lento ma costante scivolamento dello stato economico del nostro paese verso un triste declino. Oramai non abbiamo più bisogno dei dati Istat, basta guardarsi in giro per comprendere qual è lo stato dell’arte dell’economia italiana. Negozi, esercizi commerciali in genere che giorno dopo giorno abbassano la saracinesca per non più rialzarla. Giovani sempre più sconfortati per l’assenza di una opportunità lavorativa che consenta a loro di disegnare un futuro. I dati economici scodellati dalle solite agenzie ci danno ancora in deflazione, ovvero diminuiscono i prezzi. Altra nota dolente, riuscire a capire come mai questa indicazione non corrisponda alla quotidianità del cittadino…
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Perché non sono d’accordo con la suprema Corte in materia di legge elettorale
Comincerei dalla riletture dell’articolo 48 della Costituzione, che così recita: “il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico”. La libertà ed uguaglianza del voto non mi pare trovi spazio applicativo nel confermare i capilista bloccati e le candidature plurime, dove sarà, per quest’ultime, un sorteggio a stabilire dove assegnare il seggio. Se il voto è uguale, vorrà dire che tutti hanno uguale peso e il conteggio democratico del numero di questi, sarà l’unico “legale” strumento per assegnare un seggio parlamentare e non invece assegnato attraverso un diritto privatistico soggettivo dei capi bastone dei partiti. Lo stesso dicasi per le pluri-candidature, dove il mio…
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Perché è bene tenerci l’euro
E’ da tempo che alcuni nostri “illustri” politici indicano a gran voce, che per salvare la nostra economia l’unica strada da seguire sia quella di uscire dall’area “Euro”. Non so se sono in buona fede oppure cavalcano una idea che sanno a priori irrealizzabile, ma utile per accattivarsi quella parte di elettorato un po’ incavolato con il sistema (non a torto). Credere fermamente, con sincera determinazione che l’uscita dall’Euro possa rappresentare una opportunità per il sistema Italia, due sono le cose, o si è imbecilli o si è ignoranti. Non sono solito utilizzare i termini anzidetti, ma l’uscita dall’euro non può essere definita diversamente.
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IL GIORNO DELLA MEMORIA AD INTERMITTENZA
Il 28 gennaio scorso ho partecipato ad un convegno dedicato alla Giornata della Memoria, organizzato dal Club per l'UNESCO di Bisceglie, con il seguente tema: "Promise Land, viaggio, speranza, accoglienza" come dalla locandina qui pubblicata. Ho ritenuto interessante riportare, per sommi capi, il mio intervento che ho così denominato: "Il Giorno della Memoria ad Intermittenza" Chi ha cercato attraverso i propri studi, o semplice curiosità storica, addentrarsi nei meandri del più atroce dei delitti commessi dall’uomo, quale quello del genocidio, non può non aver poi riflettuto sugli errori che ancora oggi si commettono, anche in cattiva fede, spesso propiziati dalla politica estera di…
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Mentre la politica è alla ricerca di nuovi inciuci, l’economia è ad un passo dal tracollo
La politica, dopo l’esito referendario dello scorso 4 dicembre, è restata immobile, come se in questo paese tutto andasse per il meglio, in attesa del 24 gennaio, ovvero del parere della Corte Costituzionale in materia di legge elettorale. Ora risvegliatasi dal suo inspiegabile torpore, insegue, senza una alcuna idea sul proprio futuro, posizioni di strategia suicida per l’intero paese. Ha già messo da parte i terremotati e i morti dell’Hotel di Rigopiano, in parte riconducibili ad un sistema disorganizzato, senza regole e, laddove esistono non vengono applicate, poiché tanto alla fine non paga nessuno. La politica oramai si sta dedicando al loro sport preferito: le schermaglie inconcludenti che il più…
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Siamo diventati i peggiori guerrafondai della storia dell’uomo. Il mondo in guerra spreca 13.600 miliardi di dollari. di Pompeo Maritati
Sulle motivazioni che hanno spinto l’uomo a fare la guerra sin dai primordi della sua esistenza terrena è un dato di fatto incontrovertibile. Sull’argomento non si contano gli studiosi delle varie scienze che si sono cimentati a darne una spiegazione. E’ diventato di moda credere che la guerra sia scatenata dal potere dell'istinto distruttivo umano. Questa è stata la spiegazione fornita da istintivisti e psicoanalisti. Per esempio, un importante esponente della ortodossia psicoanalitica, E. Glover, argomenta contro M. Ginsberg che "l'enigma della guerra è sepolto… nelle profondità dell'inconscio", paragonando la guerra a "una forma svantaggiosa di adattamento istintuale". (E. Glover e M. Ginsberg, 1934.)
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Conclusioni di un anno perduto
Anche quest’anno, il 2016, è oramai sull’uscio di casa. Sta indossando il suo pastrano e s’accinge a fare i suoi ultimi saluti, consapevole di finire tra i ricordi della nostra vita. Di tanto in tanto questo 2016 si guarda intorno, come se cercasse un po’ di commiserazione per chi sa di partire e non più tornare. Solo che intorno a lui c’è indifferenza, apatia, anzi, i più aspettano ansiosamente che se ne vada fuori dalle scatole, essendo stato, lui, il 2016, un anno poco felice. Io lo definirei un anno senza sale, incolore, apatico e, se non fosse stato per la presenza del mio amato nipotino, forse anche un po’…
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Riflessione post referendaria: non avete ancora capito che io sono io e voi non siete un ca..o?
Leggevo oggi un articolo in cui l’elemento centrale era il ritorno dalla seconda alla prima repubblica. Ovvero, anziché superare i recinti di una politica tripolare, preferisce ritornare ai meccanismi proporzionali che in passato hanno contraddistinto l’ingovernabilità. Tutto ciò, secondo me, è alquanto relativo e non trova alcuna giustificazione nel confuso scenario della politica di questi giorni post-referendum perché è venuta meno la “dignità” ammesso che la classe politica e dirigente del nostro paese ne possedesse ancora un briciolo. Renzi, oramai definito non a sbaglio il guascone fiorentino, fautore, promotore ed assertore del cambiamento delle modalità con cui si dovrebbe fare politica, sta dimostrando in questi giorni, che laddove ci fossero ancora…
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L’euforia dei mercati finanziari spinta dalla vittoria del NO
Non mi sarei mai immaginato, una diecina di giorni fa che avrei scritto un pezzo di questo tenore. I mercati finanziari festeggiano la vittoria referendario del NO e le dimissioni del pifferaio fiorentino. Che strano, sembra che il mondo si sia capovolto. Sino a qualche giorno fa il solo pensiero di una vittoria dei NO faceva ipotizzare scenari apocalittici, dal diluvio universale alle sette piaghe d’Egitto. Per non parlare invece di tutto quello che in caso di vittoria dei SI sarebbe cambiato in Italia, pensate avremmo potuto avere una sanità migliore, tra le altre ipotesi ventilate, secondo me affermazioni degne di essere sottoposte ad una commissione d’inchiesta,
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Quando la frettolosità del Quirinale fece i gattini ciechi
La crisi di governo scaturita dalla scellerata convinzione di un premier di voler riformare la carta costituzionale del nostro paese, a scapito delle reali esigenze e delle aspettative di gran parte della popolazione che da tempo vive condizioni di disagio, ha scatenato un intervento da parte del Capo dello Stato che io ritengo un po’ troppo affrettato. Non capisco perché si debba correre e nel giro di sole 48 ore ad approvare, da parte del senato, la legge di stabilità. I mercati finanziari hanno chiaramente ed ampiamente risposto all’esito elettorale rispedendo al mittente tutte le previsioni apocalittiche, prevalentemente pilotate da una scorrettezza degna di essere valutata da una commissione d’inchiesta,…
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Riflessioni post elettorali del giorno dopo
Il NO ha travolto Renzi, il suo Governo e la sua imbecille idee di rinnovare la carta costituzionale, proponendone una che definirla miserevole è farle un complimento. Un voto popolare che ha voluto con forza punire l’arrogante comportamento del Premier, costellato da promesse non mantenute, dal favorire spudoratamente i poteri forti, ai quali poi ha chiesto sostegno, ritenendo i suoi avversari accozzaglia. Non ricordo di campagne elettorali condotte con tanta spavalderia, probabilmente anche perché sostenuto dalla stragrande maggioranza di stampa e TV, oltre che dai sistemi finanziari e non solo, d’oltre Alpe. Lui stesso si è meravigliato di come sia stato odiato. E’ qui secondo me la causa della sua…
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“Uomini Liberi” di fare quello che vogliono gli altri. Il mio ultimo lavoro in fase di pubblicazione
Generalmente i libri, una volta realizzati, si dedicano a qualche persona cara o a qualche illustre personaggio che ha avuto una forte ed emotiva influenza sull’autore. Questa volta, desidero dedicare queste pagine al Popolo Italiano, a mio parere maltrattato, bistrattato, offeso e a volte anche vilipeso, proprio dai protagonisti della politica italiana. E’ il mio popolo, la mia gente, quella con la quale sin dalla nascita sono solito interagire, che se pur per certi versi sembrerebbe non meritarsi questa classe politica, poco aderente agli interessi etici e sociali del paese, nel contempo nulla ha fatto e nulla continua a fare per propiziare una inversione di tendenza al devastante degrado etico…
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Gli statali festeggiano. Precari, disoccupati e indigenti pagheranno il conto
Siamo, per fortuna a soli quattro giorni dalla consultazione elettorale referendaria. Domenica prossima gli italiani che hanno capito la riforma e tutti quelli che della riforma non gliene frega un tubo, andranno finalmente a votare. La notte tra domenica e lunedì sarà una notte speciale, anche perché stando ai numerosi autorevoli pronostici è probabile che l’asse terrestre possa subire una ulteriore inclinazione, o come ha autorevolmente profetizzato qualcuno, i cavalieri dell’apocalisse saranno in visita privata qui in Italia. Ho appena 67 anni e di campagne elettorali ne ho viste tante, rissose e chiassose, ma come questa mai.
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Elezione di Donald Trump grande pagina nella storia dell’imbecillità
Leggevo con interesse l’intervista rilasciata al “The Huffington Post” dal filosofo Maurizio Ferraris, che ha definito l’elezione di Donald Trump una pagina nella storia dell’imbecillità. Un interessante approfondimento della qualità/difetto dell’imbecillità, quale elemento conduttore di una società che, secondo il professore: “la democrazia dà spazio all’umano più che ogni altro sistema politico, dunque è la grande arena dell’imbecillità. Ma non ha senso cercare di tornare indietro, nessuno di noi accetterebbe più di essere governato da un despota, sia pure illuminato e intelligentissimo.”
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Equitalia chiude e stop agli interessi sulle cartelle esattoriali: cosa non si fa per qualche voto in più
Il governo questa volta pare ce l’abbia veramente messa tutta per venire incontro ai cittadini tartassati, perseguitati ed attanagliati dalle famigerate bande di dipendenti dell’Equitalia. Nel patto di stabilità si prevede la chiusura di Equitalia, l’istituto pubblico (non privato) atto a riscuotere le tasse dovuto all’erario, ovvero al nostro “amato” stato. Come se non bastasse sono stati anche aboliti gli interessi sulle cartelle esattoriali non pagate. Che bello, direte voi, io invece dico che ancora una volta si è voluto approfittare della buona fede della gente che spesso non è bene informata e fuorviata da subdole affermazioni, a volte proferite proprio da chi eventualmente non dovrebbe farle.
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Lo “Spread” cresce: vi spiego perché è colpa di Renzi
Da alcuni giorni il comparto finanziario italiano è entrato in fibrillazione. La Borsa di Milano arranca. I dati economici scodellati dall’ISTAT evidenziano da tempo una stagnazione. Il ventilato +0,3% del PIL nel terzo trimestre di quest’anno cozza con il -0,2% dei prezzi al consumo. Sul fronte disoccupazione consentitemi di poter esprimere la mia amarezza nel non poter valutare esattamente il suo indice, in quanto frutto di alchimie incomprensibili, elemento anche questo che evidenzia che anche in questo comparto le cose non stanno andando bene. Quello che oggi preoccupa di più è la performance dei tassi sul debito pubblico, ovvero gli interessi che dobbiamo pagare sui 2250 miliardi, che andranno ad…
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Trump: nuove strategie di catastrofismo per nascondere il fallimento del sistema mediatico
A poche ore dall’esito elettorale favorevole a Trump, nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, il mondo si chiede quali saranno gli orientamenti economici e le strategia territoriale in politica estera, dell’uomo più discusso, che sino a qualche giorno fa nessuno avrebbe scommesso un cent sulla sua vittoria. Non pochi sono gli scenari di catastrofismo, ipotizzanti stravolgimenti sociali e capovolgimenti di fronti in materia di politica estera. S’intravede un innalzamento della soglia dell’intolleranza razzista, con la revisione di alcune crociate belliche in giro per il mondo, peraltro auspicate, sostenute proprio da una politica d’intervento militare che, soprattutto in questi ultimi due decenni, ha reso sempre più antipatica questa nazione. Pochi hanno tenuto…
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Renzi è un vantaggio o un danno per l’Italia?
Come di consueto non perdo mai un articolo di Eugenio Scalfari, che domenica scorsa ha voluto porre in risalto le strategie politiche di Renzi, senza mai fare riferimento al referendum, divenuto oramai il filo conduttore della politica sociale ed economica del nostro Paese, ovviamente per colpa dell’ingenua se non stupida e superficiale pecca di chi non sa tenere a freno la lingua. Seguo sempre con attenzione e con la consapevolezza di chi sa di imparare qualcosa di più dagli articoli di Scalfari, ma ciò non mi esime dallo stigmatizzare, soprattutto in questi ultimi tempi, il suo pensiero. Ho la sensazione che in lui stia avvenendo una metamorfosi ideologica, probabilmente frutto…